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Taranto, Panarelli: "Auguro comunque al Taranto di tornare nelle categorie che merita e sono rammaricato di non essere stato io a portarlo su"

a cura di Massimiliano Fina

24.05.2019 10:58


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Ph. Maria D'Urso

L'ex allenatore del Taranto, Luigi Panarelli, non confermato dal patron Giove dopo la sconfitta contro il Cerignola nella finale play-off, saluterà la città e i tifosi nel corso di una conferenza stampa che inizierà tra pochi minuti presso lo stadio Erasmo Iacovone.

Inizio conferenza voluta fortemente dalla società e dal mister per porgere un saluto per il percorso fatto. Domenica scorsa si è chiuso un percorso molto importante sotto il profilo dei risultati e della stagione.

Sandro Corbascio (addetto stampa): "Nessun tipo di esonero di Panarelli dopo Cerignola. SI tratta di una mancata conferma, Si augura che un domani possa tornare per quanto di buono ha gia espresso".

Panarelli: "Questa esperienza mi ha dato tanto. Voglio ringraziare tutti. E' stato un percorso difficile ed impegnativo, tortuoso e avvincente. Ci sono tante belle che sono capitate quest'anno, ringrazio la città che mi ha accolto, con scettiscimo. Pian piano ci siamo conosciuti, ma attraverso il lavoro potevo prendere consensi e potevo trasformare lo scettico in un giudizio positivo. Ho avuto tanti attestati di stima. Ringrazio i tifosi perchè ho avvertito le esigenze del popolo tarantino e in questo percorso li ho trovati sani e maturi e ho ritrovato il doppio dell'entusiasmo, soprattutto nei momenti di difficoltà non c'è stato mai un venire meno. Ringrazio la Curva Nord, la gradinata e la tribuna. Ringrazio il mio staff tecnico e lo staff di servizio, ringrazio sia Sandro che Eligio. Ringrazio la stampa per il lavoro svolto, abbiamo avuto un grande rapporto. Ringrazio la mia squadra. Spero che con tutti questi ringraziamenti, posso aver dato qualcosa a tutti voi. Ringrazio la famiglia Giove, perchè è stato coraggioso in quanto mi ha dato l'opportunità di allenare la squadra del mio cuore. E' tutto dire quando si parla di esperienza: la personalità fa tanto. Taranto è una piazza difficile, che dà pressione... ma se non c'è carattere e personalità non si può andare avanti. Ho avuto l'onore di iniziare e finire, 38 partite. I risultati sono tutto. La programmazione è la cosa più importante, per il 90% abbiamo vinto il campionato. Voglio ricordare Gasperini e Percassi, che con il lavoro e il tempo, sono una delle squadre più belle in Italia. Per chi verrà auguro un buon lavoro, non ho idea di chi sarà, ma accoglietelo con gran fiducia perchè per ottenere grandi risultati bisogna lavorare".

"Mancata riconferma, fulmine a ciel sereno. Io sono qui perchè il tema di questa conferenza stampa è un ringraziamento. Il presidente mi ha detto che se non vincevo i play-off avrebbe cambiato tutto. Ho sbagliato tanto però l'importante è mettersi sempre in discussione senza scaricare la colpa. Se mi sono preso responsabilità di altri vuol dire che lo sentivo dentro.I panni sporchi si lavano a casa propria. È evidente che quella squadra che eravamo nel corso del campionato nelle ultime domeniche non c'era. A mente serena con voi cerco di capire cosa sia potuto accadere. Al presidente dissi che avrei preso la squadra con l'intento di intervenire sul mercato per attuare il mio modo di calcio. Tanti calciatori si erano accasati e quindi non era facile contattarli. Ma sapevo che comunque anche con questa squadra si poteva fare tanto. Abbiamo perso dei punti strada facendo ma analizzando c'è stato anche un susseguirsi di risultati favorevoli. Forse in un altro campionato con questi punti avremmo vinto. Con me chi merita gioca: sia under che over. Dopo Savoia eravamo convinti che ce l'avremmo fatta".

Futuro? "È passato poco tempo. Magari qualcuno pensava che rimanessi qua e allora non mi ha chiamato..."

Bilancio stagione e formazione - "Devi vedere sempre chi sta meglio per gestire la partita. Nella gestione di questo so che se l'allenatore dà la formazione il martedì io ero già morto. Quando io li allenavo tenendoli tutti sotto la concezione che fossero 11 titolari. Ci deve esser competizione tra di loro. Non ho cambiato sempre formazione, 8/11 non è cambiare sempre. Era solo che in una specifica partita qualcuno mi dava più garanzie di altri".

Augurio - Auguro comunque al Taranto di tornare nelle categorie che merita e sono rammaricato di non essere stato io a portarlo su. Un benvenuto a chi ci sarà dopo di me, sperando che riesca a portarlo in serie C".

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