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Giovinazzi alla Gazzetta: “Nel 2020 sogno un podio con l’Alfa Romeo”

Il pilota della provincia di Taranto in diretta sul canale instagram della Gazzetta dello Sport: “Mi tengo in forma e sogno la rossa. Il 5 aprile sarò in gara nel GP virtuale con Leclerc. Isolati dal coronavirus? Ho scoperto di essere un bravo che

02.04.2020 16:40


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Mezz’ora con Antonio Giovinazzi sul canale instagram della Gazzetta, a parlare del presente surreale, del passato con luci e ombre, del futuro tutto da scrivere. Il pilota pugliese è isolato, come tutti noi, a causa dell’emergenza coronavirus, ma trasmette il sorriso dei tempi migliori: “Ne approfitto per fare attività fisica, sono in contatto con il mio preparatore e mi alleno, soprattutto per tenere in tono i muscoli del collo. Molti miei colleghi di F.1 hanno una palestra in casa, io no ma mi organizzo. E non vedo l’ora di tornare dentro la mia C39”, dice, parlando dell’Alfa 2020.

Il 2020 sarà il secondo campionato per Giovinazzi, che nel 2017 ha avuto due esperienze e nel 2018 era terzo pilota Sauber. AFP

 

Giovinazzi, non è solo velocità e concentrazione, l’unico pilota italiano del mondiale 2020 svela tutti i suoi lati umani: “Mi mancano gli amici di sempre, mi manca la mia ragazza, vorrei vedere la mia famiglia e mi sto organizzando per provare ad andare in Puglia per Pasqua. Come inganno l’attesa in queste lunghe giornate? Beh, ho scoperto di essere un bravo cuoco, non me la cavo male e devo dire che la cucina sta diventando una vera passione”. Il lavoro fisico e le distrazioni ai fornelli vengono intervallate da sessioni virtuali di guida, un aspetto che il pilota dell’Alfa Romeo racconta così: “È un allenamento importante, aiuta a mantenere la concentrazione alla guida. E ne approfitto — ha sottolineato il 26enne pugliese — per annunciare che sarò anche io al via del Virtual GP domenica 5 aprile con Leclerc e altri”.

Tra l’ammirazione per Hamilton (“sono cresciuto con il mito di Schumacher e ora sto gareggiando con il pilota che potrebbe eguagliare Michael”) e i test di Montmelò (“sono sempre strani, non sai mai quanto davvero spingono gli altri”), Giovinazzi racconta anche del rapporto con tre piloti che ha incrociato o potrebbe incrociare sul suo cammino: “Raikkonen? Sì, è iceman ma è anche un tipo molto simpatico e con una grande esperienza, un compagno ideale per me. Vettel? Quando ero tester in Ferrari mi colpiva la sua applicazione: era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via, ha ispirato il mio modo di lavorare. Leclerc? Abbiamo fatto percorsi diversi quindi non lo conosco bene, ma è un talento incredibile”. Il 2019 è stato in chiaroscuro, con l’avvio in salita, l’errore di Spa (testacoda all’ultimo giro quando era 9°) e la risalita da Monza: “Sì, da Monza è stato tutto in crescendo, il rinnovo con l’Alfa e il 5° posto in Brasile, una scossa di energia. Il mio sogno per il 2020 è riportare l’Alfa Romeo sul podio in Formula 1. Arrivare in Ferrari? Se voglio meritarmi la rossa devo convincere il team con i risultati”.

Il 26enne pugliese ha conquistato un 5° posto in Brasile come miglior piazzamento in un GP di F.1. GETTY

Il 26enne pugliese ha conquistato un 5° posto in Brasile come miglior piazzamento in un GP di F.1. GETTY

 

Tra le tante curiosità emerse nella chiacchierata su instagram, anche la novità di un’ape sul casco per la stagione 2020: “Perché l’ape è sempre stata un mio portafortuna. L’ape è piccola ma ha tanto coraggio, in più ho sempre guidato auto gialle prima di arrivare in F.1 e nelle categorie minori avevo notato che ogni volta che vincevo avevo visto un’ape poggiata sulla mia monoposto prima della gara. E così...”.

fonte: gazzetta.it

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