Danza

LA DANZA PRESSO GLI ANTICHI GRECI

04.02.2014 09:19


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Nel libro storia aneddotica e pittoresca della danza presso i popoli antichi e moderni Fertiault scrisse: “ la danza è antica quanto il mondo”


 

Le prime forme di danza in Grecia risalgono al secondo millennio avanti Cristo, con un largo anticipo su altre regioni europee. A partire dalle prime elementari manifestazioni coreutiche, la cultura greca apporta una sintesi rispetto a quanto si era prodotto fino allora presso altre civiltà. Le tematiche riproducono schematizzazioni di matrice afro-asiatiche: si assiste alla nascita di tradizionali danze mascherate e imitative, eseguite in circolo, in coppia, accompagnate da musica suonata su lire, flauti, strumenti di percussione come tamburelli, cembali e nacchere. Centinaia erano i balli che potevano mettere in scena i greci antichi, grazie anche a maestri di danza. Erano i Cretesi i migliori danzatori: grandi artisti di ballo, furono esperti insegnanti di tecniche coreografiche. Una loro danza, la pirrica, fu adottata dagli Spartani come danza di preparazione al combattimento. Se in gran parte delle civiltà antiche le donne avevano scarsa influenza nella vita politica, culturale e sociale, nell'antica Grecia, diversamente dai Romani, le donne vivevano una propria autonomia, specialmente nel culto della danza. Celebri le mènadi, danzatrici prese dall'ebbrezza sacra e capaci di donarsi alle divinità del Pantheon, come quella dionisiaca dell'eccesso. La loro danza parlava attraverso la gestualità delle mani, codificata in una serie di significati direttamente connessi all'animo umano. Fu la cosiddetta 'ellenizzazione' a far sbocciare il culto per la bellezza e per il nudo femminile: raffigurazioni pittoriche raccontano di danze di fanciulle che, interpretando gli antichi riti della fertilità, sembrano perseguire l'obiettivo primario di mostrarsi al fine di piacere. Le narrazioni mitologiche greche hanno ampliato la portata epica dei racconti coreutici presso i popoli greci dell'antichità. Una leggenda cretese-ellenica racconta che Zeus bambino non sarebbe sfuggito alla cattura da parte di Crono senza l’intervento di uomini armati che, battendo la spada sullo scudo, si mettessero a danzare intorno al neonato. Platone nelle sue opere, Le Leggi e La Repubblica del IV sec.a.c., afferma che la danza ha origine dal desiderio spontaneo del corpo dei giovani di muoversi e che ne restituisce le sue giuste proporzioni. La danza nasce dall'amore, insegna Luciano da Samosata, ma spetta al danzatore preoccuparsi di illustrarne, con gesti e passi, i sentimenti, e le passioni, come del resto è accaduto nell'antica storia greca.

Maggiori informazioni http://massimilianoraso.webnode.it/news/la-danza-presso-gli-antichi-greci/

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