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Prima Categoria: Grottaglie-Castellaneta, to be continued, il Manduria si riscatta, il Sava macina avversari, il Massafra corre e fa bene, San Marzano beffato, Crispiano e Don Bosco ancora KO

a cura di Fabrizio Izzo

04.03.2019 17:05


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Immagine ZaccagniGiornata senza scossoni, le prime cinque della classifica vincono e pertanto le distanze sono rimaste invariate. Castellaneta e Grottaglie, a braccetto, a suon di vittorie proseguono la loro corsa alla conquista del campionato e in fondo al rettilineo potrebbero trovarsi di fronte ad uno spareggio. Alle loro spalle il Sava, imperterrito, continua l’inseguimento alla coppia di testa sicuro, a meno di cose dell’altro mondo, di giocarsi la finale Play-Off contro una delle due battistrada. Capurso a corrente alternata, i punti persi per strada lo hanno allontanato dal Sava (11 punti di differenza) inibendogli, allo stato dell’arte, la partecipazione agli spareggi. Il Massafra è quinto a meno uno dalla quarta, i ritardi accumulati in una partenza con il freno a mano tirato pesano notevolmente e anche i giallorossi non si discostano da quanto detto per il Capurso. Per il Massafra la consolazione sta nel fatto che la società è nuova, rimessa in piedi in estate, nuovi propositi, nuovi volti e di conseguenza si può parlare di un campionato positivo e propedeutico per il prossimo. Polimnia e Football Acquaviva hanno resistito quanto hanno potuto poi hanno dovuto cedere allo strappo delle squadre più forti ma anche più motivate, troppi alti e bassi in un campionato dove la costanza e la continuità dei risultati non danno scampo. Il Locorotondo, dal quale forse ci si aspettava qualcosa in più, è inchiodato al centro della classifica e finirà il campionato quasi nell’anonimato a dimostrazione che nel calcio il blasone non basta a farti guadagnare punti. Anche il San Marzano staziona al centro della graduatoria. Dopo stagioni ai vertici della classifica di Prima Categoria e promozioni sfiorate, nell’anno della rivoluzione societaria, i rossoblu veleggiano senza lodi e senza infamie nel mare del campionato. Nella media-bassa classifica Crispiano, Latiano e Atletico Acquaviva dovrebbero raggiungere, senza problema alcuno, la salvezza. Delle ultime tre i rossoblu baresi sono la squadra più in forma del momento avendo ottenuto otto risultati utili su nove incontri, un exploit che ha portato l’Atletico fuori dalle acque tumultuose della retrocessione. Nel profondo della classifica il San Vito e l’Avio Brindisi dovrebbero farcela ed evitare gli spareggi di coda, il divario di 7 punti sulla penultima sembra oggi rassicurante ma dovrà essere mantenuto. Sotto sotto l’Erchie e il Don Bosco appaiono destinate, solo i brindisini hanno un piccolo margine di speranza per agganciare i Play-Out mentre per i messapici la cosa sembra esageratamente legata ai miracoli.

Il Grottaglie, ospite sul green del Comunale di Locorotondo, in questa ottava di ritorno aveva il compito più difficoltoso. Una gara da amarcord in ricordo di sfide ben più agguerrite e giocate in categorie più consone al blasone di entrambe. I grottagliesi sono riusciti ad espugnare Locorotondo con il risultato di 2 a 1 con le reti concentrate nei secondi quarantacinque minuti di gara. Vantaggio ospite con Fonzino al 50°, pareggio dei padroni di casa con Renna al 57° e rete della vittoria di Birtolo al 68°. Partita combattuta ed equilibrata con azioni da rete su entrambi i fronti. Il Grottaglie ha avuto principalmente più fame degli avversari che hanno comunque costruito diverse occasioni per raggiungere il pareggio, compreso un palo colpito da Agostino. La maggiore esperienza dei biancoazzurri è pesata non poco nell’economia dell’intera gara, particolare questo che ha permesso ai grottagliesi di condurre in porto una vittoria fondamentale e su un campo tradizionalmente difficile da conquistare, tre punti che mantengono la città delle ceramiche incollata al Castellaneta. Per i biancoazzurri domenica prossima ci sarà il Crispiano, un derby alla portata e da conquistare, e la sfida continua.

Tutto molto facile per il Castellaneta che contro il fanalino di coda del Don Bosco dispensa goal come se non ci fosse un domani. Risultato corposo e violento per gli avversari, 8 a 1 il finale. Piccolo turn-over per mister D’Alena che ha risparmiato alcuni giocatori tenendoli in panchina o facendoli ruotare a partita in corso. Pur cambiando i nomi in distinta i valentiniani hanno raggiunto l’obiettivo dei tre punti con merito. Mattatore di giornata ancora Gjonaj autore di quattro reti e vice capocannoniere del girone con 27 centri. Sono andati a segno anche Romanelli (doppietta), Recchia e Haka su rigore, per gli ospiti il goal della bandiera è stato siglato da Mascia. Il potenziale offensivo castellanetano è davvero spaventoso per numero di realizzazioni, qualità tecnica, cinismo ed esperienza. La vittoria contro il Don Bosco riscatta la sconfitta di domenica scorsa nel big match contro il Grottaglie e lascia tutto invariato in classifica con un testa a testa davvero entusiasmante. Da considerare che i biancorossi sono anche semifinalisti in Coppa Puglia, un traguardo che mancava da un po’ di tempo e che dimostra la buona programmazione in seno ad una società nuova che sta facendo benissimo. Per il Don Bosco poco da dire, troppa la differenza tecnica tra le due compagini e risultato inevitabile. Per i manduriani, per i quali non era questa la partita dove cercare i punti, domenica prossima ci sarà il Capurso, altro brutto cliente di alta classifica. Il Castellaneta invece nel prossimo turno andrà a fare visita al Football Acquaviva, un incontro non semplice e da prendere con le giuste precauzioni ma soprattutto da vincere.

Il Manduria riscatta l’eliminazione di Coppa strapazzando il mal capitato Atletico Veglie. Un risultato altisonante che dimostra la decisione, la convinzione e la rabbia messa in campo dai ragazzi di mister Leone, 7 a 2 il finale. Gara a senso unico con i biancoverdi capaci di chiudere il primo tempo in vantaggio di quattro reti grazie a Zaccaria, Riezzo, Minelli e Arcadio. Nella ripresa la doppietta del baby prodigio Conte chiude il set incrementato dalla rete su rigore di Mero. Per i leccesi sono andati a segno Spagnolo e Migliani. Una vittoria salutare che lascia tutto invariato con i messsapici in ritardo di due punti sulla capolista Matino e in vantaggio di tre lunghezze sul Veglie, terzo in classifica. Domenica prossima i biancoverdi saranno ospiti del Monteroni, squadra di media-bassa classifica. Un incontro nelle corde messapiche assolutamente da non farsi sfuggire vista la concomitanza del big match tra Veglie e Matino, dal quale potrebbe uscire un risultato favorevole.

Il Sava continua costante nel suo macinare avversari. Ieri altra larga vittoria contro il Football Acquaviva, 5 a 1 il risultato finale. Partita sempre nelle mani dei padroni di casa che hanno chiuso il primo tempo in vantaggio di tre goal con le reti di Gioia, di testa, di Urbano, in contropiede, e di Chirivì, su assist di Coccioli. Nella ripresa sono giunte le marcature del bomber Vasco e di Moscogiuri, per gli ospiti ha segnato Pastore. I biancorossi sono in serie positiva da quattordici turni, 2 pareggi e 12 vittorie e di queste 7 sono consecutive, l’ultimo risultato negativo risale al girone di andata contro il Locorotondo (sconfitta per 2 a 0) prossimo avversario, al Camassa, domenica prossima. I savesi non possono fermarsi, non possono avere titubanze, devono farsi trovare pronti alle spalle della coppia di testa e aspettare un loro passo falso per piombare sulla preda. Serve un Sava cacciatore per alimentare le fievoli speranze di arrivare in cima, nel frattempo il fieno accumulato in cascina permette ai ragazzi di mister Mazza di avere, quasi, la certezza di giocarsi la finale Play-Off con una delle prime senza passare per le semifinali.

Il Massafra si aggiudica, per 3 a 1, il derby contro il Crispiano. Partita vivace, con le due squadre che non si sono risparmiate, che ha concesso 4 reti e altre belle occasioni da rete non sfruttate. Il Massafra è stato bravo e cinico a capitalizzare al meglio le occasioni create sbagliandone anche alcune. Il Crispiano è stato volenteroso ma disattento, ha sprecato parecchio e paga, forse, l’inesperienza di qualche elemento. Vantaggio giallorosso con De Bartolomeo al 15° con un diagonale dall’interno dell’area, la seconda e la terza rete del Massafra sono opera di Camarà, al 57° e al 70°. Per il Crispiano il goal della bandiera è stato messo a segno da Mastronardi su calcio di rigore al minuto 74. Il Crispiano non vince dalla prima di ritorno (3 a 0 in casa contro il San Marzano) e nelle ultime cinque gare ha ottenuto 3 pareggi e 2 sconfitte, la posizione di classifica è in linea con gli obiettivi stagionali, una salvezza tranquilla, i 24 punti in graduatoria situano i gialloblu nella fascia medio-bassa ma con un margine sufficiente per conseguire il mantenimento della categoria. Per il Massafra è rincorsa a perdifiato verso un traguardo, quello dei Play-Off, difficile da raggiungere non per incapacità ma perchè gli attuali 18 punti di scarto da un’eventuale seconda e i 12 dalla terza sembrano poco recuperabili, l’inizio di stagione altalenante è la chiave di lettura dell’attuale situazione che però deve essere vista positivamente.

Il San Marzano, contro i Polimnia, accarezza i tre punti della vittoria svaniti però all’ultimo minuto di gioco. Partita vivace, equilibrata e divertente che ha visto entrambe le squadre darsi battaglia alla ricerca del risultato pieno. Ritmi alti e frequenti capovolgimenti di fronte. Vecchio, capitano e sanmarzanese DOC, porta in vantaggio il San Marzano al minuto 67 con un pronto e forte tiro dal limite dell’area. Quando tutto sembrava essere finito e la vittoria in tasca, al 90°, il difensore centrale ospite, Costantino, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, perfettamente battuto da Di Bari, di testa freddava i padroni di casa siglando il definitivo pareggio. Un punto a testa come giusta conseguenza di una partita giocata a viso aperto. Un pareggio che incrementa la classifica del San Marzano, tranquillissimo nelle zone centrali della graduatoria, e permette al Polimnia di agganciare il Football Acquaviva.

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