Canoa

Coronavirus, l'esempio di chi ha già vinto una grande battaglia. Nasole: "Sfruttiamo quest'occasione per riscoprire la bellezza della quotidianità"

Il vicecampione italiano di paracanoa nel 2016 ha sconfitto un cancro: "Andrà tutto bene, ne sono sicuro"


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Daniele Nasole sa come si vincono le grandi battaglie. Cresciuto a pane e sport, da ragazzo è stato tra gli elementi più promettenti della canoa tarantina e nel 2019, a 36 anni, si è laureato vicecampione italiano di paracanoa nelle categorie K1 1000 m - KL3 e K1 500 m - KL3.

Nel mezzo, più precisamente nel 2015, a Daniele è stato diagnosticato un carcinoma germinale mediastinico con metastasi ossee, che gli ha compromesso diverse ossa e costretto a lunghe sedute di chemioterapia. Dopo più di un anno, la notizia della "pagaiata vincente": il male era stato sconfitto.

La vita lo ha già messo a dura prova ed ora il suo straordinario coraggio è di esempio per tutti noi alle prese con questo nemico invisibile chiamato "covid - 19", per tutti coronavirus. "Quello che sta accadendo in tutto il mondo, ma soprattutto sul nostro territorio è qualcosa di surreale - commenta il campione - e si fa fatica a credere che stia davvero accadendo. Ma intanto bisogna stringere i denti ed essere intelligenti a seguire con premura le istruzioni, sfruttando questa occasione per riscoprire tante cose che la vita di oggi ci fa perdere. Andrà tutto bene, ne sono sicuro! E' bellissimo vedere sui social tanta partecipazione. Ora sono fuori per lavoro ma non vedo l’ora di tornare a casa da Sabrina, il mio amore".
 

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